Sprofondo rosso nel sottobosco dell’inconscio Scorgo luci accese mai esposte al buio Del giorno e paure disseminate in tempi Non sospetti soverchiate da solidi frammenti Di morale svenduta un tanto al chilo un trex2 Fuori stagione in quartieri senza muri brulicanti Di duri e puri oltre i muri già maturi di poche parole di pesi e misure di coltelli pistole rozze maniere strane faccende Che … Continua a leggere Il mio urlo

Depongo il mio peso su Stracci cenciosi in angoli Ciechi di luoghi stranieri Osservo un po’ curvo il Macabro viaggio di Zombi silenti Miserie morali Maniere imitate Mi copro mi scopro di Polvere grigia, cenere lavica Sfuggita al ruggito di belve Allo sbando che in coda al fragore Di un saluto che muore si lasciano andare su stracci cenciosi In angoli ciechi di luoghi stranieri Continua a leggere Un saluto che muore

C’e questo albero di fronte a casa Rami secchi foglie morte L’inverno suona il campanello Lungo i bastioni solo fragili menti Accovacciate e scemi nullatenenti Con le gambe incrociate sul bordo Del marciapiede ad escogitare nuovi Trucchi per scansare dalle loro folli Teste ogni accenno ad un minimo Movimento che odori di lavoro Magari volontario Che sul piazzale dei cervelli bruciati Da algoritmi impazziti alimentati … Continua a leggere Glicolico oblio

Non respiro È un fatto Inalo benzina e gasolio Soprattutto il mattino presto In coda ai tubi di scappamento In assenza di vento In presenza di veleno Il cielo sopra la berlina ha Un aspetto funereo Ci vorrebbe una rinfrescatina La mattina… presto Perché non respiro e mi rimane Per tutto il giorno un flebile respiro E bene non respiro perchè ingoio Quel cazzo di … Continua a leggere Non respiro

Ma quanto è profondo tutto Questo infinito vuoto vestito di tutto punto Si presenta da gran signore con sostanze d’ogni genere spacciate a chi cerca non si sa cosa e diretto non si sa dove domande domande ripetute domande che rimbalzano su pareti di pianto che rimandano a un domani dannato Al momento adulterato, e gesti e luoghi e assordanti silenzi e poi i soliti … Continua a leggere Vuoto

A Natale dovremmo stare fermi. Immobili. Tutti. Tutto. Le braccia Le gambe Ferme le mani Fermi i pensieri Fermi i passeggeri I tranvieri Gli ispettori Fermi i giostrai I macchinari I guai I fiorai Fermi gli usurai e i mugnai E pure i burattinai Fermo anche babbo natale E mamma la schiava Ferma la cassiera e la droghiera Cazzo ferma anche la cerniera I campanelli … Continua a leggere A Natale. Fermi.

Girovago su strade senza colori Mi arrivano i silenzi forzati Mi arrivano le paure di Ruote di scorta Uno come tanti Tanti come tutti Unici e comuni Chiamati all’appello Pregasi togliersi il cappello I passaggi persi sono momenti Congelati il sole non Può bastare Tutto si sente troppo forte E le campane a tutte le ore Sono sorde In fondo alla via c’è chi balla … Continua a leggere Girovago

Nella corte la nonna lavora la maglia Il cane abbaia La nebbia si profila Il giorno si prepara per dormire nel ventre della notte File di operai si levano di dosso Un grembiule rivestito di coraggio Si bevono un rosso sangue S’inventano concetti spacciati per Verità universali I chiodi sono ben piantati Nelle piante dei piedi Ma non fanno male Ti ricordano che un po’ … Continua a leggere Brutto anatroccolo

Bussa alla mia porta Aspetta che ti apra E poi racconta le tue ultime Otto ore di vita in compagnia Di rumori ovattati Di pensieri ammanettati Di sedie omologate Tavoli apparecchiati E fantasmi ben vestiti Che ti guardano distratti Parlami senza paura Lascia che l’emozione invada Il mio corpo Che la tua voce l’ascoltino All’ultimo piano Ridi di una lacrima Non hai alcuna colpa Parlami … Continua a leggere Ruga gemella